«fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir Giovy e Mattiazano»
Parafrasando Dante Alighieri, con le dovute proporzioni, quello che è accaduto ieri sera in F3MP ha del CLA-MO-RO-SO.
Una Q che non delude le aspettative. Mattiazano, pilota di punta della Ferrari, firma la pole position nel GP del Bahrain, sfruttando anche l’assenza di Heinrich della scudera RedBull. Ottimo secondo posto per Aldo, molto solido nella sua Mercedes, che si mette dietro uno dei protagonisti del Campionato Opening, Giovy della ToroRosso.
Strategia quasi obbligata, come già visto nelle altre due leghe, e quasi tutti con gomme medie, con unica sosta prima di metà gara e finire con gomma dura.
Ma riprendiamo dal preambolo iniziale. Ciò che va in scena nel deserto medio-orientale è da sfregamento continuo di occhi. In una sorta di “sogno o son desto”.
Aldo parte male, Giovy ne approfitta e si prende subito la seconda posizione.
Da quel momento in poi assistiamo ad una duplice gara.
Mattiazano vs Giovy per la 1^/2^ posizione; il resto del gruppo per il 3° gradino del podio, il primo degli esseri umani. Si perché Zano e Giovy sono due alieni, che mediamente girano 1 secondo meglio del gruppo. Nel frattempo, tra sorpassi e controsorpassi delle punte di diamante di questa F3MP, Alexdeejay, Wild Card ufficiale, si mette in mostra, duellando e riuscendo alla fine ad ottenere un terzo posto finale (che purtroppo però non val punti).
Ottima gara di Aldo, che chiuderà in terza posizione, seguito dalla seconda Ferrari di StifHyler e dalla seconda Mercedes di Markill.
La gara, in ogni caso, scorre davvero in modo piacevole, senza mai annoiare. Molti i duelli al centro gruppo (e anche i contatti, ndr), tanta la bagarre e i sorpassi. Insomma, una F3MP che si conferma davvero una fucina di ottimi piloti, che sicuramente ci farà divertire.
Mattiazano, unico “errore” della gara, prende 5 sec all’ingresso ai box. Giovy, secondo in pista, vince però grazie alla penalità, dopo una gara che li ha visti alternarsi nelle prime due posizioni per 29 giri su 29, uno l’ombra dell’altro, sempre sotto il secondo di distacco.
Uno spettacolo per gli occhi, uno spettacolo per tutti.
E, di sicuro, il rientro di Heinrich porterà ancora più brio alle posizioni di testa, con tutti gli altri piloti pronti ad approfittare di errori e debacle avversarie.